Lettera aperta ai familiari

Cari Familiari sono passati ormai diversi giorni da quando S.Chiara, in applicazione delle disposizioni di legge, ha dovuto chiudere l’accesso ai visitatori esterni.
Immaginiamo cosa quotidianamente questo abbia voluto dire nelle Vs vite, caratterizzate per molti di Voi ormai dalla visita quotidiana a S.Chiara, impegnati a far sentire ai Vs cari che, nonostante la scelta dolorosa dell’inserimento in una struttura, Voi c’eravate.
L’epidemia di Coronavirus ha cambiato tutte le nostre abitudini e in generale le nostre vite. Sappiamo che siete preoccupati per i Vs cari e in generale per la situazione di S.Chiara, molti di Voi chiamano ,parlano con il personale e raccogliendo qua e là informazioni spesso parziali, a volte esagerate altre volte tese a minimizzare, lasciandovi con altri dubbi e nuovi interrogativi.
In questi giorni inoltre sulla stampa locale sono uscite diverse notizie e dichiarazioni che se da un lato hanno il giusto obiettivo di informare sulla situazione di S.Chiara, dall’altro non possono non preoccupare chi a S.Chiara ha ricoverato un proprio caro.
Ci è sembrato quindi doveroso provare a spiegarvi tutto l’impegno che stiamo mettendo per tutelare la salute dei vostri cari .
La situazione come avete potuto leggere è difficile, molti sono gli anziani che dall’inizio dell’epidemia sono mancati, sicuramente molti di più di quello che è il “normale” andamento dei decessi all’interno di una casa di riposo.
Come abbiamo già detto diverse sono state le misure messi in atto per fronteggiare l’epidemia all’interno della nostra RSA, questo per sottolineare che l’incremento di decessi che è avvenuto, non è da ascrivere al mancato rispetto di procedure dettate dagli organismi preposti, a cui S.Chiara si è adeguata fin da subito con assoluto scrupolo.
Purtroppo però, nonostante le nostre ripetute richieste alla autorità competenti, non è stato possibile sottoporre ospiti e personale alle procedure diagnostiche per identificare il COVID-19 (tampone naso-faringeo).
Tuttavia teniamo a precisare che, anche in assenza di tali conferme, abbiamo messo in atto con ogni sforzo tutte le operazioni e precauzioni necessarie tese a ridurre il rischio di contagio tra ospiti e operatori.
Il personale, seppur ridotto, e con un senso di responsabilità e dedizione encomiabili, è presente e riesce a garantire adeguata assistenza ai Vs cari. Certo, medici, infermieri e ASA/OSS sono stanchi per i turni che spesso si ripetono, ma trovare personale in sostituzione non è facile perché, come si può immaginare, è assorbito dagli ospedali. Per ora, ripetiamo grazie allo sforzo di tutto il personale presente che ringraziamo ancora, la situazione rimane sotto controllo.
Anche i Dispositivi di sicurezza individuale (DPI), non mancano, certo non possiamo dire di averne scorte di grandi dimensioni e il reperimento è un’operazione che impegna non poco il personale amministrativo preposto, anch’esso ridotto nei numeri e in alcuni casi impegnato a lavorare da casa (smart working), ma per ora ogni nostro operatore lavora in assoluta sicurezza.
Come abbiamo già detto vogliamo però ulteriormente ribadire un altro aspetto.
Nonostante tutte le difficoltà che vi abbiamo descritto, il personale riesce a dedicare la giusta attenzione anche agli aspetti relazionali e a non far sentire agli anziani soli in questo momento così difficile per tutti. In molti casi siamo riusciti inoltre ad organizzare delle videochiamate per ridurre almeno un po’ la distanza tra voi e loro.
In questo momento così difficile, in cui sarebbe facile porre al secondo posto questi aspetti, abbiamo avuto invece da parte del personale un’attenzione davvero significativa.
Una vicinanza che vi assicuriamo è garantita anche nei momenti in cui le condizioni dell’anziano si fanno critiche e anche nel momento più estremo c’è sempre qualcuno accanto che con grande sensibilità li accompagna.
Ci auguriamo di poterVi far riabbracciare presto i Vs cari.