I CANI AL LAVORO NELLE CASE DI RIPOSO: A SANTA CHIARA UNA SCOMMESSA VINTA

Pet therapy non significa giocare con i cani, significa lavorare per il benessere del paziente utilizzando gli animali come strumento per migliorare l’umore e la condizione, in questo caso, degli anziani ricoverati a Santa Chiara. La Fondazione, infatti, da tre anni ha avviato un progetto di pet therapy, ma da quest’anno ha svolto un vero e proprio lavoro di ricerca per dimostrare gli effetti positivi di questo tipo di intervento. I risultati saranno esposti in un convegno che avrà luogo martedì 28 novembre alle ore 18.30 nella rinnovata sala polifunzionale della Fondazione Santa Chiara, in via Gorini.
Il progetto, che ha visto il contributo della Fondazione Comunitaria e di alcuni sponsor privati, è nato in collaborazione con Dog Bliss, un’associazione di promozione sociale specializzata in pet therapy, che ha utilizzato sei cani per lavorare con 17 ospiti della struttura. <<Il lavoro ha rispettato tutti i crismi della scientificità – ha affermato la dottoressa Simona Sarchi di Santa Chiara-; i progressi sono stati valutati rispettivamente a un gruppo di controllo, e i risultati sono incoraggianti. Abbiamo utilizzato cinque cani di razza golden retriever, ed un flat coated retriever, uno spendido cane nero che ha smontato i preconcetti che vedevano i cani neri come inadatti per la pet therapy>>. La presidente della associazione Dog Bliss, Caterina Zaiontz, ha aggiunto: <<Esistevano già alcuni studi in merito, ma erano relativi a campioni più piccoli, noi invece abbiamo lavorato su 17 soggetti, valutando le risposte in termini di umore, percezione del dolore, percezione della malattia e interazioni sociali>>.
Leggi tutto l’articolo de Il Cittadino del 22 novembre 2017 pag. 4