Le rette non aumentano. Lo ha assicurato in assemblea il Presidente della Casa di Riposo

IL PRESIDENTE della Fondazione Santa Chiara Luciano Bertoli ieri in assemblea è stato categorico: <<Le rette non aumenteranno>>. Per il 2019 non sono previsi ritocchi all’insù nelle spese dei circa 260 ospiti della casa di riposo. Almeno una trentina di persone, tra familiari e anziani, ieri si sono riunite nella sala della struttura di via Gorini. <<Stiamo parlando di un non problema>>, ha sottolineato il presidente della Fondazione, Luciano Bertoli nel suo intervento. Il caso era scoppiato una settimana fa dopo le parole dell’assessore al Bilancio Angelo Sichel, che in Consiglio aveva fatto notare che la Fondazione >> non può sempre chiudere il bilancio prelevando soldi dal fondo di dotazione>>. In aula il presidente Bertoli aveva subito replicato all’esponente della Giunta Casanova. <<Partiamo dal punto che nessuno dell’amministrazione comunale può dirci cosa fare – ha spiegato il presidente Bertoli -. E’ solo il nostro cda ad affrontare la questione rette. Se la nostra gestione non dovesse andare bene siamo pronti anche a dimetterci>>. Il presidente Bertoli ha anche mandato una mail al sindaco Sara Casanova, ma fino a ieri non ha ricevuto risposta. <<Il costo del personale copre il 70% di spesa per la Fondazione – sottolinea Bertoli -. E’ la nostra maggiore uscita. Quindi non è vero che stiamo spendendo troppo. Ci sono delle voci del bilancio che non possono essere toccate. Siamo una delle case di riposo con maggior numero, circa 200, tra infermieri e personale qualificato che si occupa dei nostri ospiti. Naturalmente tutto questo ha un costo ed è una spesa che non possiamo ridurre>>. Sulla questione resta alta l’attenzione dei sindacati pensionati di Cgil, Uil e Cisl che però sono pronti a far valere un accordo siglato a inizio anno con la Fondazione è che vieta aumenti delle rette nel 2019. Risale a febbraio scorso l’ultimo ritocco all’insù delle rette per gli ospiti della casa di riposo Santa Chiara: 1,50 euro in più al giorno, pari a 547,50 euro all’anno.
UN AUMENTO legato ai rincari, al mancato aumento dei contributi regionali, ma anche alla scelta di mantenere servizi extra che costavano 3 euro a giorno su un totale di retta-base che aveva raggiunto 57,50 euro al giorno. A pesare sui conti della Fondazione sono i costi sanitari che per la struttura sono in costante aumento perché gli ospiti necessitano di cure maggiori e i fondi stanziati dalla Regione sono sempre gli stessi ormai da anni. A questo si aggiunge la decisione del Comune di non erogare più un contributo da 100mila euro annui per calmierare le rette della casa di riposo. In sei anni, dal 2012 a oggi, le tariffe per la casa di riposo di via Gorini sono aumentate di sette euro. <<La richiesta di cure integrative, soprattutto quelle a domicilio, sono in aumento – ha detto Bertoli -. E’ una spesa in buona parte che pesa sulle nostre tasche, perché dalla Regione non arrivano altri fondi. La mia posizione non è polemica, ma è giusto che la politica sia a conoscenza della nostra situazione prima di criticarci>>.