PROGETTO A SANTA CHIARA: I CANI IN CASA DI RIPOSO AIUTANO A VIVERE MEGLIO

All’arrivo dei due Golden Retriver, Mulan e Bruce, un’anziana ospite della struttura di Santa Chiara, in carrozzina, si accende in un enorme sorriso e li accarezza come se avesse ritrovato due vecchi amici:<<Fatemi alzare da qui – dice ai due animali – e vi porto a correre nei prati>>. Una scena toccante che dimostra, forse più dei dati numerici, l’importanza che ha avuto la pet therapy per gli ospiti della Fondazione Santa Chiara, che ieri pomeriggio ha organizzato un convegno per parlare di questo progetto.
Per la prima volta, infatti, la Fondazione ha lavorato a un progetto, strutturato con tutti i parametri della ricerca scientifica, su un gruppo di trattamento di 17 persone, a cui è stato abbinato un gruppo di controllo. I risultati, comunicati ieri sono sorprendenti: <<Si parla di una diminuzione del 33 per centro della Gds, ovvero la depressione geriatrica, nel gruppo di trattamento. E, nel contempo, di una percezione del dolore inferiore dell’11 per cento>> ha detto Caterina Zaionts, dell’associazione di promozione sociale DogBliss.
Al convegno sono intervenuti anche Francesca Bona, Giuseppe Peragine e Simona Sarchi, che ha spiegato :<<Ciò che ci insegna questa ricerca è che sempre di più la qualità della vita in rsa si gioca su trattamenti non farmacologici>>.
Il pomeriggio a Santa Chiara, oltre alla pet therapy, è stato dedicato al Centro per la tutela dei diritti dell’anziano, che ha inaugurato la propria sede rinnovata all’interno del complesso di via Gorini, e ha donato apparecchiatura mediche all’avanguardia per un valore di 12mila euro (finanziate al 50 per cento con un contributo della Fondazione Comunitaria).
Leggi tutto l’articolo de Il Cittadino del 29 novembre 2017 pag. 5