Grazie

Spett.le Fondazione Santa Chiara,
allego alla presente copia integrale di una parte della relazione relativa alla beneficiaria V.T. che, unitamente ad altri documenti, è stata da me recentemente presentata, in data 05/06/2020, presso il Tribunale di Lodi, stanti gli adempimenti che, con cadenza annuale, l’amministratore di sostegno deve espletare.
Ciò al fine di segnalare, a Codesta Spett.le Fondazione, che le varie Persone da me citate meritano un encomio: a Loro va tutta la mia stima e riconoscenza infinita, poiché direttamente e/o indirettamente si sono prodigate con professionalità, diligenza, umanità ad assistere mia madre V.T.. Ritengo doveroso sottolineare ulteriormente da parte mia, queste amorevoli attenzioni, perché non sono mai venute a mancare neppure in questo periodo durissimo per Tutti.
A loro infinite grazie di cuore.
Grazie per l’attenzione.
Relazione riepilogativa
La beneficiaria V.T. dimora sempre presso la casa di Riposo Santa Chiara di Lodi, reparto Fiordalisi 1, dove, di norma, rimane sulla sedia a rotelle al mattino fino a pranzo nel salone comune, mentre, invece rimane allettata in camera per il resto della giornata.
Collaboro quotidianamente alla somministrazione dei pasti alla beneficiaria e osservo spesso che viene supportata sistematicamente dalle premurose attenzioni di tutto il personale che, nelle varie funzioni: operative, infermieristiche, mediche, socio educative ecc. , coopera al fine di crearLe il miglior benessere possibile, assistendoLa efficacemente in tutti i suoi bisogni.
Tali premurose attenzioni si manifestano nell’arco dell’intera giornata (e questo avviene giorno dopo giorno) con professionalità, diligenza, umanità, in molti casi direi anche con sincero ed amorevole affetto e non vengono mai meno, seppur rivolte nei confronti di una persona di impegnativa gestione, tanto da riuscire, spesso, a strapparle un meraviglio sorriso.
Di fatto, la complessa situazione:
- Soggetto poco collaborativo,
- Repentini mutamenti dell’umore,
- Talvolta logorroicità e parolacce,
- (ma anche miracolosi momenti di tenerezza e di dolce sorriso),
- Monitoraggio sistematico delle sempre più fragili condizioni di salute e tempestivi interventi correlati al fine di ripristinare le migliori condizioni di benessere possibili, ecc.
viene dettagliatamente descritta dalla “relazione sulle condizioni sanitarie e personali” appositamente preparata dal Dott. Adussi, medico di reparto (allegato A).
Quanto appena descritto deve essere da parte mia doverosamente sottolineato in quanto, a seguito del periodo di contingentamento da Coronavirus che ha radicalmente mutato le vite di tutti, dal 5 Marzo le entrate in struttura sono state sospese (ovviamente personale escluso).
Pertanto non vedo l’amministrata da quella data, fatte salve alcune videochiamate (cinque), che nel contempo ha avuto la polmonite, fortunatamente senza febbre, non da Covid, come da esito di due tamponi negativi, ma che l’hanno molto debilitata, non consentendoLe di nutrirsi in modo normale per alcuni giorni. Quindi è stata tempestivamente supportata da ossigenazione, da integrazione nutrizionale e da terapia infusiva. Miracolosamente il Buon Dio e la straordinaria professionalità (e umanità) del Dott. Adussi hanno consentito di riprendere in mano, e in positivo, una situazione difficile e complessa, al punto che l’assistita, da tempo, ha ripreso a mangiare, come sempre con l’aiuto del personale, ed è sostanzialmente ritornata ad essere quella di prima. Questo periodo delicatissimo viene efficacemente descritto nella già citata relazione medica (allegato A).
Nuovamente esprimo infinite grazie di cuore a tutti coloro che, in vario modo e a vario titolo, hanno saputo e voluto aiutare e supportare la beneficiaria, non dimenticando, né trascurando (aspetto ancor più prezioso), il fatto che, in questo periodo, ognuno ha sicuramente vissuto un periodo durissimo.
Accomuno alle infinite grazie di cuore anche le operatrici del centralino che mi hanno sempre premurosamente, sistematicamente ed efficacemente assistito nelle mie telefonate giornaliere fatte al fine di ottenere, seppur indirettamente, informazioni utili sulle condizioni dell’amministrata che, mi venivano puntualmente trasmesse, con gentilezza e competenza, dalle varie operatrici di turno presenti nel reparto.
Permangono, infine, e sis sono ancor più evidenziati nella beneficiaria “equilibri” fragili e delicatissimi, che rimane comunque prezioso cercare di mantenere tanto più se rapportati con tutte le patologie ora presenti.
Con osservanza.
L’amministratore di sostegno
Angelo Ferrari