COMUNICAZIONE RELATIVA ALL’ASSEGNAZIONE DEI MEDICI DI REPARTO

AGGIORNAMENTO DEL 18.9 2020
Informiamo che al fine di favorire un arricchimento relazionale e professionale dei diversi professionisti dei reparti, come già sperimentato per i coordinatori di nucleo, stiamo attivando un cambiamento di assegnazione tra i medici dei reparti. Non si tratta di nuovi medici, ma dei nostri medici che già conoscente e che lavorano da tempo a S.Chiara, che modificheranno in parte il/i reparti assegnati.
Sarà nostra cura garantire il migliore e più efficace passaggio di consegne tra i vari medici, che avverrà secondo una procedura formalizzata e concordata, nella logica della continuità dei percorsi socio-sanitari attivati nei vari reparti e nell’interesse dei nostri ospiti. Ci sentiamo di rassicurarvi sul fatto che tale operazione avverrà in modo assolutamente attento e siamo certi che potrete costruire con il nuovo medico di riferimento una relazione di fiducia per condividere il percorso di cura del vostro caro nella nostra RSA.
Sotto la tabella in cui potrete vedere le nuove assegnazioni che diverranno operative dal 1 di ottobre
MEDICO | REPARTO GIA’ ASSEGNATO E MANTENUTO | NUOVO/I REPARTO/I ASSEGNATO | SITUAZIONE DEFINITIVA REPARTI ASSEGNATI |
Dr. Adussi | Fiordalisi | Gigli e Mimose | Fiordalisi, Gigli, Mimose |
Dr.ssa Santus | Oleandri 1 e 2 e Ortensie | Oleandri 3 | Oleandri 1 e 2 e Ortensie , Oleandri 3 |
Dr. Pandolfo | Girasoli | Ginestre | Girasoli , Ginestre |
Dr. Peragine | Tulipani A,B,C | CDI | Tulipani A,B,C CDI |
PRECISAZIONI VISITE FAMILIARI A S.CHIARA
In questi ultimi giorni, a seguito della pubblicazione sul Cittadino di un recente articolo che ha stimolato alcune sollecitazioni di familiari, abbiamo pensato di riportare sul sito, per renderla un’informazione condivisa, i principali contenuti presenti nella risposta a questi familiari. Cercheremo quindi in modo sintetico e mi auguro preciso, di presentare l’attuale situazione delle visite a S.Chiara , riportando anche alcuni dei passi dell’ultimo rapporto dell’ISS (Rapporto ISS Covid-19 Rev. N.4, versione del 24 agosto), citato in quello stesso articolo.
In primo luogo proprio per venir incontro alle richieste dei familiari e nell’intento di rispondere ai bisogni dei nostri ospiti, alla luce già dell’ultima DGR regionale che precedeva il rapporto dell’ISS citato nell’articolo, abbiamo modificato l’organizzazione delle visite al fine di aumentarne la frequenza. Siamo riusciti in questo modo, a passare dalle quattro settimane a due settimane d’intervallo tra un visita e l’altra, restando fermo il fatto che in caso di particolari e motivate esigenze e necessità e previa autorizzazione della direzione sanitaria e a suo insindacabile giudizio, è possibile chiedere una frequenza diversa. Se però l’aspettativa di alcuni familiari, è quello di ritornare ad un accesso non programmato ed organizzato da parte della struttura, lo stesso rapporto dell’ISS non pone dubbi sull’impossibilità ad oggi di percorrere questa strada.
Di seguito riporto alcuni stralci del citato rapporto ISS che ben rappresentano l’indirizzo a cui la nostra struttura sta cercando di attenersi.
“(…)Nell’attuale contesto epidemiologico, la riattivazione delle attività sociali e sociosanitarie di cui art. 9 del DPCM 11 giugno 2020 e l’attuazione coordinata delle misure volte a garantirne lo svolgimento in sicurezza, rappresentano un aspetto delicato nella gestione dell’emergenza. È quindi importante procedere con cautela ad una graduale riapertura degli accessi da parte dei familiari e delle altre persone che non fanno parte dello staff della struttura.
- predisporre appositi percorsi di visita per limitare il transito dei visitatori nelle aree comuni con percorsi di entrata e di uscita separati; (…)
- allestire aree dedicate alle visite in locali appositamente adibiti, separate dalle aree comuni o, ove possibile, all’aperto (…)
- impedire, se possibile, l’accesso all’area di degenza (se non per casi eccezionali). (…)
- considerare di invitare le famiglie a identificare un solo familiare per le visite al fine di evitare un eccessivo numero di diverse persone a rotazione con accesso nella struttura (…)
- rafforzare gli strumenti alternativi alla visita in presenza fornendo anche opportunità aggiuntive per aumentarne la frequenza (…
- contingentare il tempo di permanenza di ogni visitatore (…)”
Prima di chiudere voglio dire che comprendiamo profondamente la vostra sofferenza per l’impossibilità di poter relazionarvi con i vostri cari in modo meno strutturato e più libero, ma ribadisco che in tutto questo non c’è altra motivazione se non quella di operare con la massima cautela nell’interesse della salute dei nostri ospiti e della salute pubblica. Restiamo, nell’ambito dei vincoli posti dalla varie normative, comunque disponibili ad ogni vostro suggerimento, per migliorare la procedura attualmente in essere. Del resto come sopra accennavo, nel momento in cui le norma lo ha reso possibile, abbiamo rivisto le modalità di visita, per renderle, pur in sicurezza più frequenti e con meno ostacoli per la comunicazione. A dimostrazione che quando è possibile ci impegniamo per migliorare le procedure in essere.